Burnout sul lavoro: come evitarlo e prevenirlo
INDICE DEI CONTENUTI
Le cause del Burn-Out
Mancanza di Controllo
Aspettative di lavoro poco chiare
Dinamiche di relazione tra colleghi disfunzionali
Picchi di attività
Mancanza di sostegno sociale
Squilibrio tra lavoro e vita privata
Le 4 Fasi del Burn-Out:
Prima Fase: entusiasmo idealistico verso il lavoro
Seconda fase: la stagnazione
Terza Fase: frustrazione
Quarta fase: disimpegno
Consigli per evitare il burn-out
Pensa prima al tuo benessere
Valuta le opzioni disponibili
Cerca supporto
Cerca di allenarti
Dedicati ad attività rilassanti
Non saltare i pasti
Trova una persona di riferimento sul luogo di lavoro
Ricaricati
Rifletti su quanto vale il tuo lavoro
Pratica la Mindfullness
Come prevenire il Burn-Out
Evita che il lavoro diventi il tuo unico interesse
Precisione, impegno e puntualità non devono diventare un’ossessione
Fissa i tuoi obiettivi e pianifica i tuoi impegni in modo ragionevole
Cerca di essere flessibile
Concediti delle pause
Pensa positivo
Non portare i problemi a casa
Svagati nel tempo libero
Chiedi al tuo medico
Conclusioni
Il Burn-out, dall’inglese “spegnersi”, “incendiarsi”, indica una specifica situazione lavorativa che colpisce diverse persone.
Lo troviamo soprattutto nel settore di chi lavora per l’aiuto sociale come infermieri, psicologi, medici, assistenti sociali ma anche insegnanti, poliziotti e giudici.
Il Burn-out, però sta colpendo sempre più anche persone facenti parte di altri settori completamente diversi, questo perché sta diventando un aspetto sempre più comune e frequente.
Il Burn-out si verifica prettamente nelle strutture mal gestite a livello organizzativo, dove vi è una pessima distribuzione del carico di lavoro, la retribuzione economica è scarsa e vi è un’altissima conflittualità interna. Le persone che tendono a sviluppare stati d’ansia e che hanno situazioni personali o familiari critiche, sono quelle a maggior rischio Burn-out.
Le cause del burn-out
Vediamo quali sono le cause principali e più comuni che innescano il Burn-out.
Mancanza di Controllo
Spesso le persone colpite dal Burn-out si lamentano di non avere nessuna voce in capitolo nelle decisioni che influenzano il loro lavoro o non hanno le risorse sufficienti a svolgere i propri compiti.
Aspettative di Lavoro Poco Chiare
Il lavoratore non si sente a proprio agio perché non è stato definito in modo esplicito il proprio grado di autorità sugli altri, o le aspettative che i superiori hanno nei suoi confronti.
Dinamiche di relazione tra colleghi disfunzionali
Spesso il problema risiede in un rapporto personale complicato con il superiore o con i colleghi. Questo può essere un fattore molto determinante per l’accumulo di stress durante le ore lavorative.
Picchi di Attività
Stanchezza e Burn-out vanno a braccetto quando viene richiesta una concentrazione continua e costante per fra fronte a situazioni lavorative monotone o caotiche.
Mancanza di sostegno sociale
Le persone a maggior rischio Burn-out sono spesso quelle più isolate, che non possono contare quindi su un’ampia rete di sostegno, sul luogo di lavoro così come nella vita personale.
Squilibrio tra lavoro e vita privata
Spesso il Burn-out viene associato ad un tempo di lavoro dilatato in modo spropositato, che va quindi a togliere tempo ed energie da dedicare alla famiglia, al tempo libero, agli interessi ed alle passioni personali.
Secondo alcuni studi, il Burn-out può anche avere serie conseguenze sulla salute fisica e psichica del lavoratore, alcuni di questi sintomi sono:
• Affaticamento
• Insonnia
• Tristezza
• Rabbia
• Irritabilità
Le 4 fasi del Burn-out
Sono state individuate 4 fasi specifiche del Burn-out, analizziamole nel dettaglio.
Prima Fase: entusiasmo idealistico verso il lavoro
Il lavoratore si trova ad investire molte energie nel lavoro, motivato dall’ideale di poter aiutare gli altri, ottenere successo, avere una scalata professionale, essere efficace ed utile per le altre persone.
Queste motivazioni sono spesso accompagnate da aspettative irrealistiche, dal desiderio di ottenere un successo generalizzato e rapido, dal voler a tutti i costi un miglioramento del proprio status economico e sociale.
All’inizio il lavoratore è molto attivo, spesso esaltato per il lavoro, tanto da arrivare a sacrificare la propria vita personale, quella famigliare e i propri interessi e passioni al di fuori del lavoro.
Seconda fase: la stagnazione
La persona continua a lavorare sodo, ma inizia ad accorgersi che il lavoro non soddisfa del tutto i suoi bisogni ed i suoi ideali.
Si passa così dall’avere un fortissimo entusiasmo iniziale ad un lento e graduale senso di delusione.
Terza Fase: frustrazione
Questa è la fase in cui il Burn-out inizia ad aggravarsi. Il pensiero del lavoratore viene pervaso da una forte sensazione di inutilità.
Questa situazione viene aggravata dallo scarso apprezzamento da parte dei superiori e dei colleghi, dalla convinzione di un’inadeguata formazione per il tipo di lavoro svolto e via dicendo.
Si arriva a una situazione grave quando il lavoratore inizia a fuggire dal proprio lavoro attraverso pause prolungate, assenze per malattia, assenze ingiustificate, etc…
Quarta fase: disimpegno
Il lavoratore in questa fase inizia a provare una sensazione di graduale disimpegno emozionale e pratico che porta inevitabilmente al distacco apatico per poi arrivare alla morte stessa della professione.
Il lavoratore affetto da Burn-out prova una vera e propria disaffezione al proprio lavoro, caratterizzata da una forte delusione, insofferenza, cinismo, indifferenza, ma anche da sensi di colpa, sensazione di fallimento.
Consigli per evitare il Burn-out
Purtroppo, un numero sempre maggiore di persone sta sperimentando quello che viene chiamato “effetto Burn-out” sul lavoro.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il burnout come una sindrome dovuta a stress cronico mal gestito sul posto di lavoro. In questo articolo ti sveliamo alcuni consigli per combatterlo.
Pensa prima al tuo benessere
Cerca di ritagliarti del tempo per te durante la giornata lavorativa, per evitare stress inutile e sprechi di energie.
Quando hai bisogno di staccare, cerca un modo per svagarti come semplicemente riorganizzare la scrivania o concedendoti una pausa caffè rigenerante o una pausa pranzo soddisfacente.
Valuta le opzioni disponibili
Cerca di capire se nel tuo lavoro puoi avere margini di miglioramento. Discuti delle tue preoccupazioni con il tuo superiore o il tuo responsabile. L’obiettivo potrebbe essere quello di un cambiamento per quanto riguarda le tue aspettative o il raggiungimento di un compromesso per le tue richieste.
Potrebbe essere l’occasione giusta per parlare del tuo carico di lavoro e delle preoccupazioni che ti premono di più.
Cerca supporto
Colleghi, amici, familiari possono sicuramente offrire aiuto e supporto per affrontare la situazione. In alcune realtà lavorative sono attivi programmi di assistenza appositamente creati per i dipendenti, in questo caso è consigliato usufruirne il più presto possibile.
Cerca di allenarti
Fare attività fisica ti aiuta a concentrarti, allena la memoria e migliora di parecchio l’umore. Potresti optare per fare una passeggiata durante la pausa pranzo o andare a lavoro a piedi o in bicicletta, se possibile.
In alternativa, dedica del tempo durante la settimana all’allenamento per sfogare lo stress, ricaricarti di energie positive e rilasciare endorfine.
Dedicati ad attività rilassanti
Lo yoga, la meditazione, il tai chi, potrebbero essere degli ottimi alleati contro lo stress.
Non saltare i pasti
Spesso quando si è stressati, si tende a saltare i pasti o a mangiare in modo poco sano.
Anche se spesso ti risulterà difficile, cerca di non saltare i pasti, e di optare sempre per un’alimentazione variegata.
Dormire
Dormire bene ed abbastanza consente senza ombra di dubbio a ritrovare il benessere e a preservare la propria salute.
Trova una persona di riferimento sul luogo di lavoro
Avere un punto di riferimento sul luogo di lavoro è un’ottima cosa e sicuramente ti darà maggior sicurezza. Un buon mentore è in grado di consigliarti saggiamente sul lavoro e può indirizzarti sull’atteggiamento giusto da avere per affrontare ostacoli e situazioni difficili.
Ricaricati
Ricaricati nel modo che preferisci: che sia telefonare agli amici, concederti un po’ di stretching, fare delle pause lontano dalla scrivania. Staccare la mente ti permetterà di riprendere il tuo lavoro con più concentrazione e maggiore energia aumentando di conseguenza anche la tua produttività.
Rifletti su quanto vale il tuo lavoro
Spesso, chi va in Burn-out, dimostra una forte mancanza di motivazione e fa fatica a comprendere lo scopo del proprio lavoro. Trova del tempo per pensare a cosa ami davvero del tuo lavoro e in che modo può essere utile per aiutare gli altri.
Pratica la Mindfullness
La mindfullness consiste nel concentrarsi sul flusso del respiro, cercando di essere consapevoli di ciò che si sente e si percepisce in ogni momento, senza interpretazioni o giudizi.
Nel lavoro, questo permette di affrontare certe situazioni con maggiore apertura e pazienza, ma senza nessun giudizio.
Come prevenire il Burn-out
Abbiamo parlato di sintomi e di cause del Burn-out, ma come possiamo prevenirlo senza che questo si verifichi definitivamente?
Ecco alcune cose che puoi fare per prevenirlo.
Evita che il lavoro diventi il tuo unico interesse
Dare troppa importanza al lavoro può portare ad amplificare la tensione, le preoccupazioni e le attese, esponendo a seri rischi psico-emotivi il lavoratore in caso di insuccesso.
Precisione, impegno e puntualità non devono diventare un’ossessione
Cerca di fare sempre del tuo meglio, con buona volontà e determinazione, ma sempre con la consapevolezza che si può sbagliare, che non si è perfetti e che l’imprevisto può sempre essere dietro l’angolo.
Fissa i tuoi obiettivi e pianifica i tuoi impegni in modo ragionevole
Cerca di tenere un’agenda giornaliera e settimanale chiara sulle cose che devi fare. Prevedi sempre del tempo extra per poter gestire senza difficoltà gli imprevisti.
Cerca di essere flessibile
Impara ad adottare un atteggiamento flessibile e impara a riorganizzare rapidamente il tuo lavoro se la situazione lo richiede.
La rigidità mentale spesso impedisce di affrontare i cambiamenti in modo efficace generando stress e nervosismo che si riveleranno essere inutili e controproducenti.
Concediti delle pause
Se il lavoro diventa troppo pesante, fermati e cerca di respirare profondamente a occhi chiusi per alcuni minuti. Concediti una pausa caffè e cerca di allontanarti anche fisicamente da quello che stai facendo. Questo ti consentirà di staccare la mente e di riordinare i pensieri.
Pensa positivo
Cerca di non scoraggiarti, anche davanti ad un compito impegnativo, ma sii consapevole delle tue competenze e delle tue potenzialità.
Cerca di assumere un atteggiamento positivo e fiducioso ricordandoti di ostacoli simili che magari hai già affrontato in passato. Hai tutte le carte in regola per farcela anche questa volta.
Non portare i problemi a casa
A casa devi cercare di rilassarti, riposare e recuperare le energie. Parlare della brutta giornata a lavoro, non ti aiuterà a risolvere i tuoi problemi, anzi, ti procurerà probabilmente una notte agitata e un sonno non ristoratore.
Svagati nel tempo libero
Nel tuo tempo libero, cerca di distrarti il più possibile, divertiti e rilassati. Sfrutta ogni occasione per dedicarti a quello che ti rende felice, al prenderti cura di te.
Chiedi consiglio al tuo medico
Se ansia e stress sul lavoro diventano ingestibili e hai paura che possano compromettere la tua qualità di vita, forse è il caso di interpellare il medico per individuare un approccio terapeutico mirato.
Se è necessario, prenditi una pausa dal lavoro per riposare e/o fare un viaggio restauratore.
Conclusioni
Nessuno è immune dal Burn-out, abbiamo visto che può essere una condizione che non è poi così difficile sperimentare.
Tutti prima o poi viviamo una fase difficile del nostro lavoro.
Ma è importante prevenire, se possibile, il Burn-out di modo da non incorrere in conseguenze più gravi. E se ci finiamo, l’importante è capirne i sintomi e cercare di risolvere o migliorare subito la situazione. Il lavoro è importante sì, ma lo è ancora di più la propria salute psicofisica.
Nessuno lavora bene se si sente stressato e frustrato.
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